06/06/09

Di libertà, oggi si parlava


Di libertà, oggi si parlava.
Libertà è anche essere liberi dai giudizi degli altri, pensavo.
Se noi quando siamo soli fossimo realmente soli e quando siamo con gli altri
fossimo realmente con gli altri -solo con quelli con cui realmente stiamo- senza altre presenze invisibili a guardarci, a giudicarci, cosa potrebbe accadere?
Un appuntamento con una persona speciale: avremmo potuto dire, fare, pensare, essere diversi.
E se avessimo il coraggio di ascoltarci, di starci in quella sofferenza,
cosa ci potrebbe dire se ci parlasse si lei, di noi?
Amica mia, secondo te, e se, anche quando non siamo come l'immagine che abbiamo di noi ci vorrebbe, anche quando non siamo come ci avrebbero voluto, noi ci volessimo bene lo stesso?
Cosa potrebbe accadere se, in una notte stellata come questa, ottenessimo la libertà?
Osi pensare, amica mia, che se ciò, inaspettatamente, accadesse, potremmo avere dei nuovi occhi, tutti nostri?

Si fa sera ed è la calma, finalmente.
Niente più affanni. Dimentica il travaglio che il giorno porta con sè.
Ora respira, a fondo. Ora puoi farlo.
Guarda la notte, il suo buio, il suo silenzio, la sua freschezza.
E' tutto da riscrivere ora.
La notte ti parla!
Domani tutto potrà essere diverso.
MG

8 commenti:

Lara ha detto...

Molto appassionanti le tue domande, cara Lalia.
Siamo così condizionati, così pronti a tenerci adosso quella benedetta maschera, persino quando siamo soli, che arrivare alla libertà è un lottare continuo per ottenere però una grande conquista.
Ciao e buona domenica!
Lara

Arnicamontana ha detto...

Bellissima pagina...Amore e accettazione possibili...Penso che la libertà ci restituisca occhi nuovi, sì. Un saluto Lalia :-)

la signora in rosso ha detto...

è l'unica vera speranza.... essere veramente liberi, anche dagli stereotipi mentali che ci siamo autoimposti.. .Ogni domani potrà essere diverso!

amatamari© ha detto...

"Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati, a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato..."
E che questa notte ci trovi a guardare le stelle con occhi nuovi.

lalia ha detto...

Grazie per la partecipazione a tutte voi. E' davvero un piacere.
In qualche modo, stiamo guardando insieme le stelle con occhi nuovi.

zoé ha detto...

Meraviglioso post :)

Angelo azzurro ha detto...

Ciao!
Hai ragione, sai! La notte ci parla. Quante volte mi capita di trovare proprio di notte la soluzione a tante piccole ansie...
bello questo spazio!!

rom ha detto...

La libertà dall'angoscia, dalla malattia curabile, dalla fame, dalla sete, dalla povertà annichilente, la libertà da ciò che impedisce di vivere ed è evitabile, sanabile, questa libertà è un diritto di tutti gli esseri umani. Potremmo allargare lo sguardo e comprendere anche altre specie viventi sul nostro pianeta, ma fermiamoci pure al pensiero che ogni essere umano ha diritto di essere libero da condizioni esterne o interne che gli impediscono di vivere la vita godendo il viverla.
"Liberi di" viene dopo, e, forse, in persone libere dall'angoscia e dai condizionamenti legati al potere sugli altri e al possesso, la "libertà di" potrebbe anche funzionare senza far danni a nessuno, senza asservire, senza fare violenza, senza affamare, senza uccidere nessuno.
Tu parli, mi pare, essenzialmente di "libertà da": ti muovi cioè in spazi da cui poter guardare un cielo stellato, vederlo e goderne, dovrebbe essere un diritto di ognuno.
Non siamo liberi, di fatto: non siamo liberi dal passare di tutto, non siamo liberi dall'invecchiare, non siamo liberi dalla possibilità di ammalarci, non siamo liberi dalle inevitabili separazioni che sembrano spezzarci il cuore, non siamo liberi dal pensiero che un giorno anche noi lasceremo tutti e tutto, eppure, eppure la morte non esiste, esiste solo la vita, eppure siamo capaci di essere contenti, sereni, appagati anche se tutto passa, anche se ci ammaliamo, anche se qualcuno che amiamo ci ha lasciati per sempre - eppure, siamo capaci di guardare un cielo stellato e provare una gioia intima che ci rende infiniti come il cielo che guardiamo - liberi, dicevi.